Comunicazione IO-Device

Questo tipo di comunicazione non è di tipo master slave pertanto queste due tipologie non figurano nelle componenti convolte che cono invece chiamate Controllore locale e Partner

Su entrambe devono essere sviluppate delle network di programma del tipo “contatto pilota una bobina” per raccogliere i comandi provenienti dal controllore locale e abilitare così le uscite del partner.

io 1

La configurazione della CPU come IO-device avviene solo sul lato partner, e come vediamo nell’immagine compare il link alla VPU che abbiamo denominato Local Controller.

L’immagine sottostante mostra, usando le frecce, il flusso dei dati di controllo.

io device configuration

La comunicazione di tipo IO-Device virtualizza degli IO non montati fisicamente in dispositivi remotati.

Questo è il blocco FC1 della CPU lato Partner – slave.

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Configurazione del sistema IO device lato Partner.

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Sopra i comandi impostati nel menù operating mode.sotto i dettagli della comunicazione nel menù transfer area, comunque già impostati al passo precedente.

io 3

Vediamo ora la configurazione del PLC sul lato Local Controller.

Contenuto di FC1 nel PLC Local Controller.  Si nota che nelle proprietà della CPU non è stata definita  come operation mode la modalità io-device e che le uscite qui pilotate sono state dichiarate nell’altro PLC che le virtualizza negli indirizzi %Q0.0 e successivi.

io 5

Le variabili IO Link HMI.PUlsante1 e successive, cono dichiarate nel DB globale di questo PLC e (local controller) e collegate a tre pulsanti nel pannello HMI.

In sostanza sul lato “Local Controller” cpu avviene la virtualizzazione delle uscite mancanti %Q2.0 e successive per poter pilotare gli ingressi virtualizzati sul plc Partner %I2.0 e succesivi.

Si suggerisce di definire sempre i primi contatti che non ci sono sia sul lato Local Controller che sul Partner di comunicazione.

Download full program -> IO-device example

Download ufficial Siemens pdf

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