Centrali Geotermiche
Tanto tempo fa nella cosiddetta Valle del
Diavolo, uno dei nomi con cui veniva anticamente chiamata la zona di
Larderello, dove affiorava il vapore prodotto dal calore della Terra, si
costruivano le terme. Oggi le terme ci sono ancora, ma il vapore che esce dal
sottosuolo, se abbondante, può essere utilizzato anche per far girare delle
turbine e produrre energia elettrica. Immagina che i pozzi di estrazione hanno
una profondità che può variare tra i 60 e i 3000 metri.
Le centrali geotermoelettriche sono di fatto centrali termiche che utilizzano
come fluido primario per scaldare le caldaie il calore naturale dei vapori
geotermici contenuti nel sottosuolo (energia geotermica). Non esiste dunque, in
questo tipo di centrali, alcun processo di combustione. Le centrali
geotermoelettriche possono raggiungere potenze anche rilevanti, di qualche
centinaio di MW.
Una volta costruite le tali centrali sono estremamente pulite in quanto
sfruttano un riscaldamento termico del tutto naturale e non hanno quindi scorie
o residui atmosferici.
Tali centrali hanno elevati costi di manutenzione dovuti alla composizione
delle acque provenienti dal sottosuolo.
Il problema sicuramente maggiore di queste centrali è che possono essere
costruite solamente in appositi siti con presenza di attività geotermica, siti
normalmente abbastanza rari.
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