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"Il giornale di Vicenza"

 

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 18 Giugno 2006 provincia Pagina 17
 

Studenti del Cnos-Fap di Schio accedono alla finale nazionale di Energia in Gioco con la bici che riscalda l’acqua


Fanno “sfracelli” al concorso dell’Enel con la centrale termoelettrica a spinning.

(e. m.) L’acqua per la doccia? Si riscalda pedalando. E non è un bufala da televendita, ma un signor progetto di risparmio energetico che vale il primo premio di “Energia in gioco”, il concorso formativo che Enel rivolge da tre anni a docenti e studenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado. A guadagnarsi l’accesso alla fase nazionale sono stati i ragazzi dell’Istituto CNOS/FAP- Rossi di Schio, indirizzo elettrico, che con la supervisione degli insegnanti Luciano Garbin e Marco Gottardo hanno sbaragliato la concorrenza di altri 150 progetti arrivati dal tutto il Veneto.
Con riferimento alla centrale di Castelviero, nel comune trevigiano di Nervesa della Battaglia, i partecipanti dovevano elaborare idee per valorizzare la centrale nel contesto territoriale, puntando sugli aspetti ambientale, ludico e sociale. Gli studenti del “Rossi”, in particolare, hanno realizzato un sito web per fare conoscere la centrale e valorizzarla con la creazione di aree ricreati ve e sportive, ma soprattutto il progetto di una cyclette, collegata ad un generatore e ad una linea composta da un carico ohmmico con tre resistori immersi in un boiler di elevata capienza. L'energia prodotta pedalando viene così trasformata in calore, ed accumulata per il riscaldamento dell'acqua per farsi la doccia.
I ragazzi hanno quindi pensato ad un sistema che possa far risparmiare energia in una palestra attrezzata per lo spinning, l’attività aerobica di gruppo su particolari bici stazionarie. Le palestre normalmente hanno un numero piuttosto elevato di cyclette, da un minimo di 10 fino anche a 25, e tenuto conto che la potenza muscolare di un uomo medio può superare facilmente i 100 watt, si è cercato di convertire questa potenza in una qualche forma energetica utile. Su suggerimento degli insegnanti, il progetto mira a conservare l'energia anzichè utilizzarla in modo istantaneo, di qui l’idea di convogliarla in un boiler sotto forma di acqua calda per un successivo utilizzo.
Fatti i calcoli e le dovute approssimazioni, il sistema così congeniato è in grado di alzare la temperatura di circa due tonnellate di acqua in 20 minuti. Ed è un progetto che è piaciuto parecchio alla giuria: una bella soddisfazione per un gruppo di giovani che ha avuto la possibilità di mettere in pratica quanto imparato sui ban chi, divertendosi e realizzando al contempo l’importanza di un uso razionale dell’energia.
Chissà che un idea tanto innovativo non valga anche la vittoria in campo nazionale.

 


 

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