Tunguska

Il misterioso evento di Tunguska.

di Marco Gottardo

Tunguska (Тунгуска) è una remota regione della Siberia (Russia) considerata una delle più ampie zone inabitate del pianeta. Questa zona è ricca di riserve di gas naturale tale da essere  una delle maggiori risorse dell'intero continente. Nella mappa la zona è indicata in rosso.  60°55′N 101°57′E  ( usate queste coordinate terrestri per puntare al luogo usando google hearth ).

La zona è coperta ormai da un secolo da un alone di mistero per quello che è chiamato dagli storici e dagli scienziati  "L'Evento di Tunguska". Nella mappa sottostante riporto il punto approssimativo in cui si è verificato.

 

30 Giugno 1908  "L'Evento di Tunguska"

E' fatto storico perchè registrato nei libri di storia, che nelle prime ore del mattino, alle 7:15 circa, del 30 Giugno 1908 gli abitanti di una vastissima zona nelle vicinanze di Stony (Podkamennaya) Tunguska River vennero sconvolti da una immane esplosione di dimensioni catastrofiche.   L'Evento fu nominato anche  "L'Esplosione Siberiana" ed è tuttora considerato il maggior disastro "naturale" dal quale il genere umano sia scampato.

Cosa sia successo quel giorno a Tunguska non è tutt'ora certo ma molti scienziati e ricercatori nonchè fanatici della fantascienza hanno avanzato svariate ipotesi..

Analizziamo per dovere di rigorosità per primi i dati certi e scientifici emersi da rilevazione sul luogo nella prossimità temporale dell'evento e nei decenni successivi:

Anno 1908
Data 30 giugno.
Ora 7.14, ora locale.
Coordinata Geografica 60°55′N 101°57′E
Luogo Geografico Vallata del fiume Podkamennaja Tunguska.
Superficie devastata Più di 2000 chilometri quadrati.
Impatto ambientale 60 milioni di alberi furono spogliati dei rami e abbattuti al suolo.
Distanza caduta detriti 500 Km.
Distanza a cui si udì il boato 1200 Km.
Superficie terrestre devastata 2150 Kmq di foresta siberiana
Potenza d'urto  ( stimata non scientificamente ) Mille volte superiore a quella della bomba di Hiroshima.
Altezza dal suolo della deflagrazione Circa 8 Km
Luminescenza del cielo. ( a 6000 km di distanza) Dopo alcuni giorni a Londra si leggeva il giornale di notte ( luce rossastra)
Effetti sismici La città siberiana di Irkutsk rilevava un lieve terremoto.
Forti disturbi magnetici Blocco delle apparecchiature esistenti a bordo dei vascelli transoceanici.


In sostanza in quasi ogni parte del mondo ci si accorse che in Russia "era successo qualcosa". Successivamente all'evento infatti si dice che il cielo emanasse una strana luminescenza rossastra che rendeva ben distinguibili gli oggetti anche di notte perfino a distanze notevoli ( Londra ).

Per spiegare cosa fosse successo quel giorno a Tunguska si sono elaborate svariate teorie alcune, a mio avviso,  davvero fantasiose:

 

Cosa accadde veramente a Tunguska?


Personalmente credo che la cosa migliore da farsi nella ricostruzione di un fatto misterioso sia quella di affidarsi alle testimonianze di chi il fatto lo ha vissuto in prima persona. Cosa può esserci di meglio di quanto riporta un Testimone oculare: Una delle poche testimonianze giunte fino a noi è quella di S.B. Semenov, contadino tunguso che si trovava a 60 km dall'epicentro nel momento dell'esplosione:

<<D'improvviso sentii un gran calore, poco mancò che la camicia mi si bruciasse sulla schiena. Alzai lo sguardo e vidi un enorme palla
di fuoco che copriva gran parte del cielo>>


Semenov, venne poi sbalzato via dallo spostamento d'aria dovuto all'onda d'urto.

L'ipotesi più plausibile è quindi quella di un "Bolide celeste"  che proveniente dallo spazio ha impattato il nostro pianeta in questa impervia zona siberiana. E' solo una coincidenza fortuita che "l'evento" si sia verificato in una zona semidesertica oppure questo rispecchia un pò troppo lo stile Sovietico di "Esperimento Nascosto"?  ...se avesse senso parlare di unione sovetica nel 1908.  L'università di Bologna (Italia) ha finanziato nel 1991 e successivamente nel 1999 due spedizioni scientifiche nell'epicentro dell'esplosione dalle quali sono risultate diverse interessanti rilevazioni scientifiche:

Come mai gli alberi pur tremendamente carbonizzati, nel centro dell'esplosione sono ancora in piedi?  E' questo il segno indubbio che l'esplosione non è avvenuta al suolo.

Come mai manca il cratere?  Personalmente posso fare due ipotesi che pur non essendo basate su basi scientifiche, che ritengo di non possedere in materia, affermo che sono basate sul buon senso, ovvero, prima ipotesi: Il bolide era poco compatto nel senso che pur essendo di notevole dimensioni aveva una massa trascurabile e quindi si è disintegrato nell'atmosfera, oppure, in seconda ipotesi, pur possedendo una massa notevole ha colpito la stratosfera con un angolo tale da ottenere il medesimo effetto che si ha quando per gioco si fanno rimbalzare i sassi piatti sulla superficie di lago. L'enrgia trasmessa alla superficie del pianeta nella zona di Tunguska in entrambi i casi sarebbe stata quella ottenuta dalla nota relazione i Einstain   E=mC2  dovuta alla disintegrazione del ghiaccio di cui si componeva questa ipotetica cometa o dei frammenti polverosi della meteorite. In ogni caso quando qualcosa avviene una traccia la lascia sempre, sarà quindi compito dei ricercatori Bolognesi di ritorno dalla spedizione Tunguska99 di accertare la presenza o meno di particelle extraterrestri.

Come mai non c'è raddiottività?   Questa risposta è semplice: nel 1908 l'energia atomica non era ancora stata scoperta ed è per questo che si sono supposte le teorie di ipotetiche navi aliene in avaria che sarebbero esplose nel cielo di Tunguska, o ancora più fantasiosamente di guerre occultate dai governi con civiltà aliene. La verità è una sola, tracce di radioattività non ce ne sono perchè a Tunguska esplosioni nucleari non sono mai avvenute.

 

In conclusione ritengo che le persone più adatte a risolvere il mistero siano così vicino a noi che non serve neppure cambiare lingua per parlarci assieme. Cerchiamo il loro indirizzo email presso l'istituto di Fisica dell'università di Bologna e chiediamogli cosa hanno visto nel 1999 nella loro spedizione a Tunguska. 

fine.

di Marco Gottardo.         (fonti internet e vikipedia)

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