Mucca pazza |
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Il morbo prevedibile.
di Marco Gottardo
IL KURU
Kuru è il nome di una malattia riscontrata negli aborigeni della Nuova Guinea, ora in gran parte debellata, che ha molte somiglianze con la Malattia di Creutzfeldt-Jakob una cui variante potrebbe essere (e si sottolinea "potrebbe") la BSE meglio nota in Italia come Morbo della mucca pazza.
Agli inizi degli anni '50, negli USA, la comunità medico-scientifica era seriamente preoccupata per un'altra malattia celebrale incurabile, il kuru, che aveva raggiunto proporzioni epidemiche fra la popolazione dei Fore (nome della triù) che viveva nelle regioni montuose della Nuova Guinea.
Alcuni antropologi dell'Università di Adelaide chiarirono una catena di eventi sino a rintracciare l'origine del kuru nel rituale consumo di corpi di membri deceduti della tribù.
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Posizione geografica dell'isola: Sopra l'Australia. (in rosso è indicata la posizione della tribù studiata). |
presenza della malattia nei tessuti del cervello (placche nere) |
Il kuru fu estirpato dalle autorità della Nuova Guinea nel 1959, intervenendo sull'aspetto antropologico, ovvero rendendo illegale il cannibalismo.
Nella foto alcuni membri della popolazione presa sotto esame.
Il medico Vincent Zigas nel 1955 decide di
studiare l'anomalo incremento di patologie neurologiche che colpiscono alcune
tribù di indigeni della Nuova Guinea, i quali vivono allo stato primitivo.
Prende in esame la tribù dei Fore della Papuasia, vittime di una malattia
particolare che gli indigeni chiamano kuru, parola che nella lingua locale
significa "brivido". Questa malattia porta inevitabilmente alla morte del
malato, ed è caratterizzata dalla perdita dell'equilibrio, movimenti oculari
innaturali e tremori vari. Zigas, studiato il fenomeno, mette in allarme le
autorità australiane.
Nel 1957 Zigas si reca nella zona maggiormente
colpita, accompagnato dal microbiologo e pediatra statunitense Carleton
Gajdusek, allo scopo di stilare una statistica del fenomeno kuru. Con il tempo i
due studiosi ritengono che la malattia sia legata all'usanza cannibalistica di
mangiare, durante alcuni riti sacri, il cervello dei cadaveri. Zigas preleva
alcuni campioni di sangue e di cervello dalle vittime morte di kuru e li
spedisce perché siano analizzati: non vengono trovate tracce di virus.
Dopo il primo anno di studio i due pubblicano
i loro risultati: il 60% delle donne adulte ed un terzo dei bambini a cui viene
dato da mangiare il cervello dei defunti contrae la malattia. Gli uomini adulti,
che in quanto cacciatori mangiano solo i muscoli dei defunti, vengono
risparmiati dal kuru.
Dopo questo studio, dal 1957 viene proibito il
rito del cannibalismo: negli anni successivi l'incidenza del kuru crolla a
livelli esponenziali. In tempi recenti (2001) i rari casi riscontrati sono da
imputare a contagi risalenti a prima del divieto.
Per quanto riguarda le origini del kuru, i due
studiosi hanno ipotizzato si trattasse di un caso sporadico della Malattia di
Creutzfeldt-Jakob, in seguito mutato in loco.
Il morbo di Kuru è menzionato
anche nell'interessante saggio Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond e nel
libro Aids. Il virus inventato di Peter Duesberg.
Una nuova variante della malattia (di solito chiamata
solo variante della Malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD) ma qualche volta anche
nuova variante della Malattia di Creutzfeldt-Jakob (il nvCJD)) è distinta dal
tipo classico dal suo primo assalto (di solito nell'età di venti anni) ed un
predominio di sintomi psichiatrici e sensori. Si pensa che i prioni in questa
forma siano emessi consumando la carne di bovini (a rischio cervello, midollo
spinale e carne macinata ed hamburger per la possibile presenza di parti
provenienti dai suddetti organi) con la malattia definita mucca pazza, (encefalopatia
spongiforme bovina o BSE), anche se non c'è ancora nessuna prova certa di questa
associazione
Negli studi sul kuru compiuti da Gajdusek, si elencano tre stadi sintomatologici principali:
Questi sintomi sono comuni nelle malattie da prioni, come il morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD).
collegamenti logici.
Se come sembrerebbe si trattasse in effetti di una variante della stessa malattia la causa andrebbe ricercata nel medesimo modo, ma come fare se si dovesse escludere il cannibalismo? Alcuni casi sembrerebbero essersi verificati a causa di cure sperimentali del nanismo che prevedevano l'iniezione di ormoni naturali della crescita prelevati direttamente dal cervello di cadaveri. In soggetti che non hanno subito particolare trattamenti come può essere stata trasmessa l'infezione?
Se l'infezione si sviluppa mangiando carne bovina, e quelle particolare parti che abbiano a che fare con il midollo spinale (bistecca fiorentina con l'osso) o direttamente il cervello, come fa l'infezione ad essere presente negli animali?
Sarà mica che in qualche maniera ad essere cannibali sono proprio gli animali che poi consumiamo nelle nostre tavole?
Ebbene si, molti animali venivano alimentati con farine proteiche ti origine animale spesso prodotte con pezzi di scarto quali teste quindi cervelli, midollo spinale contenuto nelle ossa, ecc.
Le farine proteiche di origine animale per l'alimentazione bovina negli allevamenti sono oggi bandite dalla comunità internazionale.
di Marco Gottardo. (fonti internet e vikipedia)